Ego[t]ismo

lunedì 11 giugno 2007 § 0

Un minimo di comprensione e l’abbandono del proprio ego sarebbero cose auspicabili nei rapporti interpersonali.
La reiterata – ed abusata – espressione «sono fatto cosí» ha un che di accondiscendente arrendevolezza.
Un modo per non impelagarsi in quelle che potrebbero apparire situazioni irragionevoli e complesse e che, invece, non sono altro che un terreno comune di condivisione e crescita.
La rinuncia a mettersi in gioco appare a stento come un aristocratico disprezzo dell’altro, e assume piú i contorni di un terror vacui di fronte al timore del giudizio altrui. È la resa incondizionata di fronte alle inevitabili difficoltà di qualsiasi relazione che si nasconde dietro una richiesta di prona accettazione. Lasciare agli altri la facoltà di scegliere se amarci o odiarci tout court è molto piú semplice che complicarsi la vita con compromessi che hanno di certo piú dignità di quanto il senso comune non assegni loro.


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