L’amore vive di una contraddizione insolubile.
In quanto fenomeno oggettivo dovrebbe essere suscettibile di analisi e interpretazione; in quanto soggettivo nelle modalità d’esplicazione, diviene però ininterpretabile risultando impossibile una reductio ad unum che ne faciliti l’ermeneutica.
La contraddizione, che ne è parimenti il fascino, muove su questa duplicità. L’amore è un monstrum che si afferma e nello stesso tempo si nega.
È nominabile, ma non predicabile.
In quanto fenomeno oggettivo dovrebbe essere suscettibile di analisi e interpretazione; in quanto soggettivo nelle modalità d’esplicazione, diviene però ininterpretabile risultando impossibile una reductio ad unum che ne faciliti l’ermeneutica.
La contraddizione, che ne è parimenti il fascino, muove su questa duplicità. L’amore è un monstrum che si afferma e nello stesso tempo si nega.
È nominabile, ma non predicabile.